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Il centenario del Bauhaus – Casa del costruireNel 1919, finita la grande guerra, l’architetto Walter Gropius crea a Weimar la Staatlitches Bauhaus dall’unione dell’Accademia di belle arti con la Scuola di Arti e Mestieri, un esperimento innovativo nel campo dell’architettura, una scuola democratica alla quale potevano accedere tutti i cittadini a partire dall’età di 17 anni senza nessun limite. L’obiettivo promosso da Gropius era quello di far diventare il Bauhaus l’istituzione più influente attraverso la metodologia del lavoro in stretta collaborazione tra teoria e pratica, in maniera interdisciplinare, e collaborando con docenti di prestigio. |
Gropius credeva fermamente di dover offrire un qualcosa che potesse soddisfare le esigenze di quell’epoca industriale, dando vita a creazioni spoglie e prive di ornamenti allo stesso tempo con forme semplici e severe. Nel 1932 il Bauhaus si sposta a Berlino e l’anno successivo, dopo innumerevoli attacchi del nazismo, verrà chiusa dal governo nazionalsocialista perché espressione di tendenze internazionaliste.
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La grafica e la tipografia del BauhausTra i laboratori secondo cui erano organizzati i corsi, quello di grafica pubblicitaria e tipografia spiccò notevolmente dando frutti di lunga durata. Prima del Bauhaus si potrebbe dire che il “graphic design” inteso come lo intendiamo oggi non esistesse ancora. E’ infatti grazie alla scuola di Dessau che si è iniziato a comprendere che non basta riempire una pagina di immagini e testi, ma che anche la costruzione del suo layout gioca un ruolo centrale nell’impartire il messaggio finale. E’ alla scuola che dobbiamo il letterforms moderno e l’utilizzo del colore espressivo, ma anche il “Futura”, l’“Helvetica” e i sans-serif che hanno un aspetto diretto e preciso. Josef Albers, professore al Bauhaus dal 1925, progettò il Kombinations-Schrift, un sistema di caratteri modulare basato su 10 forme derivate da un cerchio e un quadrato, combinate in un rapporto dimensionale di 1:3. Facile da apprendere e poco costoso da produrre, in linea con la filosofia della scuola di creare oggetti semplificati. |
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Laboratorio di Tecnologia e Tecniche di Rappresentazione Grafica
I ragazzi - con il programma progeCAD - hanno riprodotto i caratteri disegnati da Josef Albers per poi comporre il titolo del progetto utilizzando in maniera creativa l’alfabeto corsivo maiuscolo e minuscolo.
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Mischiare l’alfabeto maiuscolo e minuscolo o diversificare il corpo della lettera all’interno della stessa parola è una libertà consapevole acquisita frequentando il laboratorio di calligrafia.
La resa grafica è di sicuro effetto.
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